"Da quando ho incontrato i sufi sulla mia via ho capito ce il viaggio è aspro, difficile, ma cintillante di promesse d'amore. Non sarei mai una buona discepola, io. Troppo impulisva, troppo emotiva per la stabilità. E anche troppo contraddittoria. Nell'universo spirituale dei sufi si diffonde l'odore della verità. Posso solo annusarlo, io, incapace di coglierne i fiori.
Ma è già bello sapere che c'è.
Ed è bello avere un amore da non possedere. Un amore lieve, ineffabile, che vive in uno spazio nascosto al quale, quando la vita mi sgualcisce, mi piega e mi strapazza, posso sempre tornare. E' il brivido solitario di una speranza appena intuita, un sospiro breve poggiato su una fantasia.
Il fuoco che brucia nel cuore dei sufi è troppo pitente per me, la mia fiamma è simile piuttosto a quella di un cerino: timida, minuscola, fragile. Ma so che quel fuoco c'è.
"Gli atomi danzano. Le anime, perse nell'estasi, danzano. All'orecchio, ti dirò, dove la sua danza le conduce.
Tutti gli atomi nell'aria e nel deserto lo sentono bene,come se fossero inebriati. Ogni atomo, felice o miserabile, è innamorato del Sole di cui nulla può essere detto".
Un giorno, forse, danzerò anche io.
(estratto da La mia Istanbul)