21 aprile 2013
A volte il viaggio non è una partenza ma un ritorno. Si torna a noi stessi, si torna nei luoghi che ci appartengono. Sono i misteriosi richiami di geografie con le quali condividiamo un'affinità elettiva che le parole, a volte, non sanno dire.
Istanbul è una di queste. Istanbul, la Città delle città. La mia città.
Fra poco è giugno. E a giugno, sul Bosforo, il mare si tinge dei colori più belli. A giugno i traghetti saplano anche di notte e girano fra le acque. scortati dalle stelle. Com'è bella, Istanbul, nelle noti d'estate. Disarma la ragione e lascia vivere solo le emozioni a cavallo del tempo, in un tempo che non è più tempo, seguito dai minareti che indicano la via per il cielo.
Fra poco, a giugno, salperò su uno di quei traghetti. E, tra l'Asia e l'Europa, mi sentirò a casa.