Istanbul e gli scrittori - Pierre Loti
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- Venerdì, 24 Gennaio 2014
"E poi, all'improvviso, come accostiamo a terra, ci arriva un odore penetrante, speciale, squisito ai miei sensi - un odore un tempo così noto e da tanto dimenticato, l'odre della terra turca, che viene dalle piante o dagli uomini, non so, ma che non è cambiato e che in un istante mi riporta tutto un mondo di sensazioni di un tempo.
Allora,bruscamente,si riproduce nella mia esistenza come un buco di cinque anni, uno sporfondare di tutto quanto è trascorso da quel giorno d'angoscia in cui ho lasciato Stamul, e mi ritrovo completamente in Turchia prima ancora di averci messo piede, come se una certa mia anima, che non se n'era mai andata, venisse a riprendere possesso del mio corpo errante e irresponsabile"
(Pierre Loti, Un odore così noto e a tanto dimenticato, 1876-1887)