La bambina dei fiori rossi
24 giugno 2013
No, non erano tulipani. Erano fiori rossi. E lei li offriva ai passanti. Lei, la bimba con gli occhi grandi che ingoiavano il mondo. Me la ricordo, nei giorni di Gezi Park. La penso spesso. Penso al suo sorriso bello, ai suoi modi piccini e graziosi, ai fiori staccati con delicatezza dal gambo e regalati ai passanti.
E' rimasta uno dei simboli, per me, di quei giorni. Così piccola, ancora ignara del dolore dei grandi, ancora salva da quelle innocenze perdute che tratteniamo, dentro, come un rimpianto.
Sorrideva, e offriva fiori, mentre intorno la fiamma della rivolta incendiava uomini e donne, anziani, ragazzi.
Lei stava lì, sul prato. Non sapeva che da un momento all'altro sarebbe potuta arrivare la polizia. E allora sarebbero stati massacri, feriti, gas, getti d'acqua urticanti.
Quel giorno la polizia non arrivò. E lei fu salva.
Ma non so che ne è stato di lei.
Ricordo il suo sorrisone meraviglioso. Spero che stia bene. E che le sue manine di bimba continuino a regalare fiori e speranze.