Istanbul, che fare?
A quanti mi stanno chiedendo, questo periodo, se è pericoloso andare a Istanbul, rispondo dicendo che non bisogna lasciarsi afferrare dalla paura.
Bisogna partire, sereni.
Istanbul non è più pericolosa di altre città.
E ci attende.
Da sempre.
Marocco, i volti dell'anima.
Il nuovo reportage narrativo e fotografico
“Quale campo tendato preferisci, Francesca? Quello con i comfort o quello selvaggio?”
“Quello selvaggio, Faysal. Quello selvaggio”
Non immaginavo, in quel momento, che il campo tendato fra le dune del Sahara sarebbe stato solo il battesimo di un’avventura molto più complicata, ed estrema.
A volte l’universo scombina i nostri piani. Ha altri progetti per noi. Traffica con i nostri programmi, li scompone e li ricompone a suo piacimento. Sempre, però, ripercorrendo il disegno, ne troviamo il senso e la direzione.
Ho deciso di tornare in Marocco dopo due anni. Volevo conoscere meglio la terra dell’indaco, dell’ocra, dei rossi che bruciano il cielo al tramonto, prima che la notte baci la terra...
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Se partite per Istanbul
In molti mi chiedete consigli di viaggio su istanbul.
Posso solo aggiungere una cosa a quanto già scritto in precedenza, al riguardo.
Portate con voi solo il cuore.
In valigia bastano poche cose. Un foulard, per le donne. Ma solo perché all'interno delle moschee è obbligatorio.
Per tutti, la macchina fotografica. Non usate i cellulari, le foto della città meritano ben altro.
Sarà lei a guidarvi negli scatti migliori.
Non c'è altro modo di viaggiare, se non quello di perdersi.
E istanbul p una città in cui perdersi è davvero magnifico.
La via dei sufi
"Da quando ho incontrato i sufi sulla mia via ho capito ce il viaggio è aspro, difficile, ma cintillante di promesse d'amore. Non sarei mai una buona discepola, io. Troppo impulisva, troppo emotiva per la stabilità. E anche troppo contraddittoria. Nell'universo spirituale dei sufi si diffonde l'odore della verità. Posso solo annusarlo, io, incapace di coglierne i fiori.
Ma è già bello sapere che c'è.
Ed è bello avere un amore da non possedere. Un amore lieve, ineffabile, che vive in uno spazio nascosto al quale, quando la vita mi sgualcisce, mi piega e mi strapazza, posso sempre tornare. E' il brivido solitario di una speranza appena intuita, un sospiro breve poggiato su una fantasia.
Il fuoco che brucia nel cuore dei sufi è troppo pitente per me, la mia fiamma è simile piuttosto a quella di un cerino: timida, minuscola, fragile. Ma so che quel fuoco c'è.
"Gli atomi danzano. Le anime, perse nell'estasi, danzano. All'orecchio, ti dirò, dove la sua danza le conduce.
Tutti gli atomi nell'aria e nel deserto lo sentono bene,come se fossero inebriati. Ogni atomo, felice o miserabile, è innamorato del Sole di cui nulla può essere detto".
Un giorno, forse, danzerò anche io.
(estratto da La mia Istanbul)
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